La Puglia è la patria dei taralli. Nello stivale d’Italia questi deliziosi panetti non mancano mai!
Ma mentre tutto l’anno i taralli sono croccanti, salati e rigorosamente al forno, a Pasqua i taralli à si fanno dolci e spesso arricchiti di una glassa al limone o cioccolato.
La leggenda dei taralli
Una leggenda fa risalire i taralli al 1400.
In una Puglia povera e stremata dalla carestia, una madre creò l’impasto del primo tarallo. Per sfamare i dodici figli affamati, a donna unì quel poco che aveva in dispensa. Della farina, un po’ di sale, qualche goccia d’olio e un bicchiere di vino. La donna arrotolò la pasta in piccoli anellini che poi cosse al forno.
La ricetta della madre pugliese fu nei secoli perfezionata. Fu nei secoli successivi che nacque la variante che prevedeva di far bollire i taralli in acqua prima di cuocerli al fono. Successivamente si sostituì la cottura al forno alla frittura in tegami colmi di olio.
Salati, piccanti o dolci
Anche se tradizionalmente i taralli siano un prodotto tipicamente pugliese, questi deliziosi biscottini salati sono diffusi in tutto il meridione. A seconda della regione diversa, li si trova con sapori diversi - cipolla, peperoncino, pomodoro. Li si mangia come stuzzichino per chiudere lo stomaco al primo segno di fame, ma anche a fine pasto. Come aperitivo accompagnano olive, salume, formaggio o un bicchiere di vino. Da questo deriva l’espressione tarallucci e vino.
Si racconta, che i marinai pugliesi li mangino, dopo averli inzuppati nelle acque del mare, mentre i contadini li accompagnino ad un bicchiere di buona birra per terminare la giornata.
📖 Recipe
Taralli dolci pasquali
Ingredienti
- 500 g farina 00
- 10 g lievito, granulare per salati
- 1 limone, scorza
- 6 uova
- 1 presa sale
- 30 ml grappa
Glassa
- 500 g zucchero, a velo
- 1 albume
- limone, scorza e qualche goccia di succo
Preparazione
- In una planetaria unite farina, lievito, sale e la scorza di limone. Quando gli ingredienti sono amalgamati aggiungete uova e grappa. Impastate per qualche minuto fino ad ottenere un impasto elastico come quello del pane. Coprite con uno strofinaccio e lasciate riposare per 30 minuti.
- Create dei filoncini di 1 cm e lunghi 25 cm. Uniteli in un anello nella forma tipica dei taralli.
- In una pentola fate bollire dell’acqua salata. Quando l’acqua bolle buttate i taralli pochi alla volta. Lasciate bollire per un due minuti. Scolate e versate i taralli in una teglia. Lasciateli riposare per 12 ore.
- Il giorno dopo preriscaldate il forno a 190°C. Mettete i taralli in forno e cuoceteli per 20 minuti.
- Mentre i taralli cuociono preparate la glassa unendo lo zucchero con l’albume, l’acqua e la scorza di limone.
Valori nutrizionali
Taralli salati, la versione veloce
Per la versione salata dei taralli sostituite il limone con 25 g semi di finocchietto. Ottima è la variante con pomodori secchi o olive. Sostituite la grappa a 100 ml di ottimo olio evo e 250 ml di vino bianco. Essendoci liquido a sufficienza, avete bisogno di un solo uovo.
Dopo il tempo di riposo formate dei filoncini di 10-12 cm di lunghezza (ø 1 cm ) e formate degli anelli come descritto nella ricetta. Il passaggio della cottura in acqua così come il lungo riposo non sono necessari. Infornate subito dopo il primo riposo in forno preriscaldato a 190°C per 20 minuti circa dopo la lievitazione. Lasciate raffreddare e servite.
Buon appetito!
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