L'elisir alla crema di caffè è un liquore cremoso, denso e profumato, ottimo come digestivo di fine pasto, ma anche - preparato con molto ghiaccio - come aperitivo. Il liquore al caffè va consumato a dosi ridotte come corroborante.
Il caffè, la bevanda nazionale italiana
Se si pensa all’Italia, si pensa al caffè! Ma non ad ogni tipo di caffè. È quello preparato con la moka, se lo si beve in famiglia, è espresso se lo si prende al bar.
Ma forse non tutti sanno che il caffè e l'Italia hanno una storia comune alquanto recente. Sorpresi?
Il caffè, la bevanda diabolica
Nel trattato “La scienza in cucina e l’arte del mangiar bene (1891)” Pellegrino Artusi fa risalire la prima preparazione di un caffè a dei monaci. Questi osservando delle capre mangiare le bacche di un arbusto ed essere più vivaci delle altre, decisero di cibarsi delle stesse bacche per combattere il sonno durante le preghiere notturne. E per renderle più commestibili le tostarono e filtrarono versando sopra le bacche dell’acqua bollente. Questa bevanda sorseggiavano poi prima delle preghiere, per evitare di addormentarsi.
Comunque siano state le origini del caffè, in Italia la bevanda nazionale giunse attraverso l’Austria. Qui si era diffusa l’abitudine di bere questa bevanda nel 1500 durante l’assedio turco di Vienna.
L'amore per il caffè
Un incontro, quello dell’Italia e del caffè che da principio non fu dei più facili. L’Italia religiosa e conservativa vide nel caffè un elisir malefico, nero come gli inferi e amaro come le pene dell’inferno. Con l’accusa di essere una bevanda diabolica il caffè venne portato in giudizio difronte al Papa. Si sperava infatti in una condanna e una proibizione per tutti i cristiani.
La prima svolta
Contrariamente al desiderio di molti, il Pontefice apprezzò il gusto del caffè e ne dichiarò lecito il consumo.
Questa apertura da parte della Chiesa non significò comunque da principio la sua completa accoglienza. Per questo mentre a Venezia – dove il caffè arrivava in grandi carichi per essere distribuito in Italia - le case dei caffè erano aperte a tutti, a Roma nelle prime caffetterie erano ammessi solo gli stranieri. Fra le case del caffè più famose troviamo il Caffè Greco meta di artisti internazionali (Stendhal, Goethe o Franz Liszt). E proprio a Roma inoltre che per la prima volta il caffè fu servito senza essere stato mescolato precedentemente allo zucchero. Il famoso Caffè Veneziano in Piazza Sciarra - aperto nel 1725 – fu il primo a servire infatti lo zucchero a parte su di un piattino.
Ma fu quando anche a Napoli si cominciò a bere caffè, che la diffusione del caffè in Italia divenne irrefrenabile. Per Napoli il caffè fu amore al primo sorso e forse proprio per questo i napoletani si ingegnarono nel portare il sapore del caffè alla perfezione. È ai napoletani che si deve l’invenzione dell’espresso e l’abitudine di sorseggiarlo in un rito quasi liturgico. Quando farlo? Sempre, ma solo dopo averlo preparato esclusivamente con la caffettiera. Napoletana si capisce!
E la caffettiera napoletana rimase la caffettiera indiscussa nella preparazione del caffè italiano fino al 1933.
Ed ora che conoscete i segreti del caffè gustatevi questo prezioso elisir!
📖 Recipe
ELISIR ALLA CREMA DI CAFFÈ
Ingredienti
- caffè di caffè , preparato con una Moka da 4 persone
- 500 ml panna, fresca
- 300 g zucchero, semolato
- 2 stecche vaniglia
- 150 ml alcol, per uso alimentare a 95%
Preparazione
- Mettete a macerare per 4 giorni la vaniglia nell’alcol in un vaso ermetico.
Caffè di caffè
- Per l'elisir alla crema di caffè, avete bisogno del caffè di caffè, cioè di un caffè preparato non con acqua, ma con caffè. Questo procedimento donerà al caffè un sapore particolarmente intenso.
- Per ottenerlo preparate una moka da 4 di caffè. Una volta che il caffè è pronto, preparate un secondo caffè, ma questa volta invece dell’acqua versate nella Moka il caffè preparato in precedenza. Ripetete l’operazione una seconda volta, lasciate quindi raffreddare.
- Elixir
- Nel frattempo, filtrate l’alcol per eliminare la vaniglia e riscaldate senza portare a bollore la panna a cui avrete unito lo zucchero. Lasciare sul fuoco fino a quando lo zucchero si sarà sciolto completamente. Spegnete il fuoco. Quando sia il caffè che la panna saranno freddi aggiungete l’alcol.
- Versate il liquore in una bottiglia di 1,5 l, che lascerete riposare in frigorifero per una settimana.
Note
Servite l'elisir al caffè freddo, con molto ghiaccio e qualche chicco di caffè al cioccolato.
Per il grande quantitativo di caffeina è sconsigliato per chi è nervoso o ha difficoltà a dormire.
Valori nutrizionali
Cin Cin!
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