Gli strangolapreti sono un piatto tradizionale della cucina trentina e appaiono già nei ricettari del Quattrocento. Si trattava allora di gnocchetti di pan di miglio, cotti nel latte e conditi con molto burro e formaggio. Questi gnocchetti divennero famosi durante gli anni del Concilio di Trento, quando erano considerati il piatto preferito dai Prelati riuniti in città.
Mariti gelosi e massaie troppo ospitali
Pietanze con il nome Strangolapreti o Strozzapreti si ritrovano spesso nei ricettari Italiani. Corrispondono a piatti completamente diversi a seconda della regione. Se nella cucina trentina gli Strangolapreti sono gnocchi di pane e verdura in altre regioni gli Strozzapreti sono un tipo di pasta.
Ma da dove arriva un nome quasi diffuso e allo stesso tempo quasi “blasfemo” per una nazione cattolica come l’Italia?
Si suppone che alcuni preti troppo ingordi, mangiassero questa delizia con voracità. E spesso un boccone o l’altro andava loro per traverso.

Gnocchi verdi - il piatto preferito dai prelati e non solo
Un’altra versione vuole invece, che le donne riunite in chiesa per la messa mattutina fossero solite invitare a turno il prete a pranzo. In quest’occasione al Ministro di Dio veniva offerto sia il posto a capotavola che la porzione più grande. Un affronto per i mariti che detenevano normalmente questi diritti. Gelosi - ed è facile capire perché - all’uno o all’altro pare sia capitato di augurare al povero prelato di strangolarsi con ogni singolo boccone.
Strangolapreti: Un Morso di Tradizione e Sapore
Gli strangolapreti sono un piatto che racconta storia e autenticità, trasformando ingredienti semplici in un'esperienza unica. La loro consistenza morbida e il sapore avvolgente, arricchito dal burro fuso, dalla salvia e da una generosa spolverata di formaggio, li rendono una vera coccola per il palato. Perfetti per chi cerca un pasto ricco di gusto e tradizione, sono il simbolo della cucina che scalda il cuore.
Trucchi per Esaltare il Gusto degli Strangolapreti
Per preparare degli strangolapreti perfetti, segui questi consigli:
- Pane giusto: usa pane di qualche giorno, preferibilmente non salato, per una consistenza morbida ma compatta.
- Spinaci freschi: sbollenta e strizza bene le erbette per evitare che l’impasto risulti troppo umido.
- Equilibrio nell’impasto: dosa bene latte e farina per ottenere un composto che si tenga insieme senza risultare troppo duro.
- Condimento di qualità: usa burro fresco e salvia appena raccolta per esaltare il gusto degli gnocchi. Puoi anche aggiungere un tocco di speck croccante per una variante più ricca.
- Formaggio locale: scegli un formaggio tipico trentino, come il Trentingrana, per un tocco autentico.
📖 Recipe
Strangolapreti
Ingredienti
Per l’impasto
- 500 g pane, bianco raffermo
- ½ - 1 litro latte, bollente
- 500 g spinaci
- 30 g burro
- 2 uova
- 50 g parmigiano, grattugiato
- quanto basta noce moscata
- 100 g farina, o farina di grano saraceno
- quanto basta sale
- quanto basta pangrattato, se necessario
Per condire
- 120 g burro
- 15 foglie salvia
- 50 g parmigiano, o Parmigiano
Preparazione
- Ammollare il pane tagliato a pezzetti nel latte bollente. Lessate gli spinaci, sgocciolateli, strizzateli bene e tritateli finemente. Insaporiteli poi in una padella con il burro fino a che tutta l’acqua non sarà evaporata.
- In una terrina amalgamate il pane strizzato, gli spinaci, le uova sbattute, metà del formaggio grattugiato, la noce moscata e la farina. Regolate il sale. L’impasto deve risultare morbido ma consistente. Se necessario aggiungete del pangrattato.
- Formate delle piccole palline. Lessatele in abbondante acqua salata a leggero bollore. Quando salgono, scolateli. Saltateli qualche secondo in una padella con burro fuso e salvia per insaporirli. Raccoglieteli in un piatto da portata preriscaldato.
- Servite con burro fuso e del formaggio grattugiato.
Note
Valori nutrizionali
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