Ogni anno alla metà di gennaio ad Assisi si festeggia Sant'Antonio Abate. Secondo la leggenda il Santo salvò la città da una pestilenza. Durante le festività che lo ricordano viene servito tradizionalmente il piatto di Sant'Antonio Abate. Questo piatto, una volta era gratuito e destinato ai poveri della città. Oggi come allora su di esso si trovano Le polpette nel piatto regalo sono un secondo piatto tipico e molto apprezzato nella cucina umbra.
Vai alla ricettaUn eremita nel deserto
Sant'Antonio Abate, come viene chiamato l'eremita nato in Egitto, è il santo patrono degli agricoltori e del loro bestiame. Sant'Antonio visse da asceta. Dopo essere diventato frate all'età di vent'anni, fu da molti considerato un saggio. Si racconta, che numerosi pellegrini e persino l'imperatore Costantino fossero soliti fargli visita alla ricerca di un consiglio. Probabilmente, che fu per questo, che Sant'Antonio, amante della solitudine, si ritirò nel deserto. L'eremita morì molto vecchio. Dopo la sua morte fu canonizzato e fatto patrono degli agricoltori e animali.
Cavalli malati ad Assisi
Quando attorno al 1850 ad Assisi scoppiò un'epidemia mortale tra i cavalli. La gente cominciò allora a pregare Sant'Antonio sperando nella sua intercessione. In quegli anni i cavalli erano di primaria importanza per Assisi. Da un lato perché la città si trovava su di uno dei più importanti nodi stradali. Quello fra Roma e Firenze. Dall'altra perché i cavalli aiutavano i contadini nel lavoro quotidiano. Le preghiere non sembravano però portare frutti. Infine, le autorità di Assisi decisero di dedicare al Santo la Santa Maria degli Angeli e di sfamare i poveri nella speranza di un aiuto. Ed ecco! In breve i cavalli cominciarono a riprendersi. E i poveri ottennero quello che prese il nome di Piatto di Sant'Antonio Abate. Un piatto con polpette, salsicce, pane, mezzo litro di vino e due mele.
📖 Recipe
Polpette di Sant’Antonio Abate
Ingredienti
Per le polpette
- 400 g macinato, misto
- 150 g mollica, di pane
- 2 cucchiai uvetta
- 1 cucchiai noci, tradizionalmente si usano i pinoli
- 2 uova
- 2-3 cucchiai parmigiano, grattugiato
- prezzemolo
- sale
- pepe
Per la passata
- Olio, extravergine d'oliva
- 1 spicchio aglio
- 800 ml Passata di pomodoro
- Basilico
- sale
Preparazione
- Tagliate il pane a pezzi. Copritelo di acqua e ammorbiditelo per circa 10 minuti. Poi strizzatelo bene e trasferitelo in una ciotola capiente. Unite il macinato, uova, parmigiano, uvetta, pinoli e prezzemolo tritato. Salate, pepate e amalgamate gli ingredienti fino a formare un composto omogeneo, quindi formate delle polpette.
- Nel frattempo, mettete in una casseruola a friggere l’aglio con l’olio. Quando si sarà imbiondito aggiungete la passata e lasciate cuocere 10 minuiti. Immergete nel sugo le polpette e lasciatele cuocere per 20 minuti. Il sugo si deve ben restringere. Regolate di sale. Aggiungete il basilico fresco e servite calde.
Note
Consiglio: se l’impasto delle polpette dovesse essere troppo morbido aggiungete 1 o 2 cucchiai di pangrattato
Valori nutrizionali
Buon appetito!
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