La Pastiera napoletana è uno dei dolci simbolo di Napoli. Nella sua storia si mescolano miti pagani, simboli cristiani, tradizioni familiari e i segreti della grande pasticceria napoletana.
Quando a Napoli si sente il profumo della pastiera napoletana fino nelle stradine della città allora è finalmente Pasqua. La primavera è alle porte!
Pastiera napoletana – La torta degli dei
La pastiera napoletana e le sue origini pagane
Si racconta che molti secoli fa le mogli di pescatori napoletani fossero solite lasciare delle offerte al Dio del Mare sulla spiaggia. Queste ceste colme di ricotta, frutta candita, grano e uova avrebbero dovuto rendere sicuro il viaggio in mare dei mariti e farli tornare a casa sani e salvi il mattino successivo.
Si dice che un giorno il Dio del Mare apprezzò particolarmente l’offerta. Quando le donne il mattino successivo andarono sulla spiaggia per accogliere i mariti trovarono le ceste piene di pastiera. Le onde del mare avevano unito gli ingredienti trasformandoli in una torta dall’infinità bontà.
La pastiera e Maria Teresa d’Austria
Si racconta, che Ferdinando II di Borbone, re delle due Sicilie fosse un vero ghiottone. Fra i suoi dolci preferiti c’era la pastiera napoletana. Sua moglie, Maria Teresa Isabella d’Austria, conosciuta come la regina che non sorrideva mai, si lasciò convincere dal marito ad assaggiare questo dolce e per la prima volta fu vista sorridere in pubblico. Memoriale fu il commento del marito: “Per far sorridere mia moglie ci voleva la pastiera ora dovrò aspettare la prossima pasqua per vederla sorridere di nuovo”.
Origini e segreti
La versione odierna della pastiera napoletana pare sia stata creata in un monastero napoletano.
Il segreto di questo dolce sta nel grano, che da particolare consistenza all’impasto. Tra l'altro per ottenere un ripieno più saporito è preferibile usare una ricotta di capra preferibilmente grassa. Come molti dei dolci italiani poco zuccherati anche questo si accosta meglio ad un vino. Bene si accosta la pastiera napoletana a un Marsala o a un Passito di Pantelleria, ma anche a della panna montata e della crema pasticciera.
Doveste trovarvi a Napoli assaggiate anche la versione moderna con pastiera e decidete quale sia la vostra favorita.
📖 Recipe
Pastiera napoletana secondo la ricetta di Ada Boni
Ingredienti
Pasta Frolla
- 300 gr farina, grano tenero tipo "0"
- 150 gr burro
- 150 gr zucchero, a velo
- 3 tuorli, d'uovo
- 1 pizzico sale
Ripieno
- 250 gr grano, bagnato in barattolo
- 500 gr ricotta
- 350 gr zucchero, a velo
- 6 uova
- 500 ml latte
- 2 bucce limone
- 2 pizzichi cannella, in polvere
- 200 gr canditi
- sale
- zucchero, a velo
Preparazione
- Frolla:
Impastate gli ingredienti velocemente su di una spianatoia. Ottenuta una palla di pasta copritela con della pellicola e fatela riposare per almeno una mezz'ora. - Ripieno:
Separate le uova e montate gli albumi a neve.
Fate cuocere il grano in acqua fredda per 15 minuti. Fate bollire il latte con la buccia dei limoni, un cucchiaio di zucchero e una presa di cannella. Quando il grano è pronto scolatelo e aggiungetelo al latte. Coprite la pentola con un coperchio e lasciate cuocere a fuoco medio basso fin quando il latte non si sarà completamente asciugato. Quando sarà cotto, travasate il grano in un piatto, eliminate la buccia di limone e lasciate raffreddare. - Setacciate la ricotta aggiungete mescolando lo zucchero, i tuorli una alla volta, un pizzico di cannella, i canditi e infine il grano raffreddato. Infine, unite gli albumi. Mescolate per amalgamare bene tutti gli ingredienti.
- Ricoprite una teglia di 25 cm con della carta forno. Con un terzo della frolla foderate la teglia. Versate il composto di ricotta sulla frolla. Livellate. Completate mettendo delle fettucce di circa 2 cm di larghezza ottenute dalla pasta frolla messa da parte. , in modo da comporre un reticolato sulla pastiera.
- Preriscaldate il forno a 180°, infornate il dolce per circa tre quarti d'ora o fino a quando avrà preso un bel colore d'oro. Lasciate raffreddare nella teglia, quindi sfornatela.
Valori nutrizionali
Buon appetito!
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